Sale ancora la percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid in Puglia, e la Regione dispone un nuovo blocco dei ricoveri non urgenti negli ospedali pugliesi.
Il provvedimento conferma fino al 6 aprile la sospensione delle attività in elezione, ovvero i ricoveri programmati non urgenti, mentre restano garantite le urgenze, i ricoveri elettivi oncologici, gli interventi per pazienti con quadro clinico in aggravamento, le attività legate all'assistenza per malattie rare. Viene garantita l'attività ambulatoriale ordinaria.
Lo stop, disposto dal Dipartimento di Promozione della salute guidato da Vito Montanaro e dall'assessore Lopalco, scaturisce - si legge nel provvedimento - anche dalla necessità di "garantire il supporto alla rete ospedaliera Covid da parte del personale sanitario in servizio presso gli ospedali no-Covid, secondo modalità e tempi che verranno definiti dalle direzioni strategiche". Rete Covid che, in piena terza ondata, è sempre più sotto pressione con i posti letto in esaurimento.
Nella giornata di ieri, il bollettino epidemilogico regionale ha segnato nuovamente un consistente aumento dei pazienti ricoverati (+49), per un totale di 1750 degenti Covid attualmente in ospedale. L'ultimo monitoraggio Agenas, elaborato sulla base dei dati del Ministero della Salute e aggiornato al 16 marzo, segna un ulteriore aumento del tasso di occupazione dei posti letto Covid: nelle Terapie intensive ha raggiunto il 34% (quattro punti oltre la soglia critica stabilita dal Ministero della Salute, uno in più rispetto al giorno precedente), mentre in area non critica covid la percentuale è pari al 43%.
Per quanto riguarda invece i Pronto soccorso, su 1.800 accessi nelle strutture pugliesi i casi di sospetta infezione da coronavirus registrati sono stati 258. Si tratta del 14,33% del totale.